La Big Borgo Band ha avuto origine da un gruppo di volonterosi studenti di sassofono, tutti allievi di Claudio Capurro, che quasi per gioco hanno cominciato ad incontrarsi alla fine del 2001.
In principio lo scopo dichiarato era niente di più di quello di imparare la pratica della lettura jazz. Ma poi , piano piano , con lo spargersi della voce si sono miracolosamente aggiunti altri strumentisti , alcune trombe ed un contrabbasso. Poco alla volta l'organico si e' automaticamente rimodellato sulla falsariga delle storiche Big Band Americane degli anni '50. L'obiettivo è quindi diventato quello , ben piu' ambizioso, di costituire una grande formazione da concerto specializzata nell'esecuzione di jazz "classico" sia in arrangia-menti d'epoca (Count Basie, Duke Ellington e Stan Kenton) sia in arrangiamenti originali creati su misura dallo stesso Claudio Capurro. Difficile credere alle pessimistiche voci che danno il jazz per "morto" quando si assiste all'entusiasmo con cui i musicisti giovani e meno giovani che appartengono a questo ensemble profondono durante un concerto della "Big Borgo Band". Ad oggi i concerti tenuti dall’orchestra sono già più di 40! Attualmente il programma comincia con “Liza” un brano scritto negli anni '20 da George Gershwin e riarrangiato in chiave “hip Hop”. Seguono poi "Caravan",una vecchia conoscenza dei "fans" della Big Borgo Band, "Johnny come lately" e "Woody'n You", i quali appartengono alla famiglia delle rivisitazioni in chiave multietnica . Il tema di Caravan è infatti esposto dai sassofoni su di un tappeto percussivo poliritmico ma fortemente impregnato di swing."Johnny come lately" invece viene collocato dall'orchestra in un'ambientazione "jungle" con molti richiami ad uno dei classici immortali dell’orchestra di Benny Goodman: “Sing Sing Sing”. "Woody'n you" è invece ,come gli appassionati sanno molto bene, un esperimento assolutamente riuscito di fondere il jazz con la musica caraibica: si tratta in effetti di un "mambo". Dal repertorio di un'altra grande big band storica , quella di Count Basie , provengono invece ”Flight of Foo Birds”, Splanky, il famosissimo “Lil’ Darlin” e l’infuocato “Whirly Bird”. In “You go to my head” che si avvale di un nuovo arrangiamento del direttore Claudio Capurro, traspare il languore romantico che si addice a questa ispirata “ballad”, mentre in “Chega de Saudade” Capurro fissa la dinamica ritmica alle regole inflessibili del metronomo, trasferendo secche frasi musicali da una sezione strumentale (legni) all’altra (ottoni), frasi che si fondono e si scindono più volte in un gioco eccitante. Il cantante dell’orchestra esegue gli standards “For once in my life”, The Way you look tonight “ e “Sway” recentemente riportati alla ribalta da Michael Bublè . Capurro si prodiga con ammirevole generosità in esperienze di libertà melodico-armoniche di rilevante interesse: è un musicista che contribuisce alla ricerca di nuovi parametri creativi.