Lunedì 7 settembre sul palco davanti al mare, in Piazza Partigiani, salirà l’americano Bobby Watson con la formazione in quartetto.
Classe 1953, Watson è uno dei grandi musicisti della sua generazione. Compositore e sassofonista contralto, mostra l’influenza dei grandi maestri del sassofono. Prendendo il meglio dei grandi Parker, Coltrane e Coleman, Bobby Watson ha elaborato il proprio sound personale.
L’artista, nato e vissuto nel Kansas, si è perfezionato all'Università di Miami assieme ad illustri colleghi quali Pat Metheny e Jaco Pastorius.
Combinando ragguardevole destrezza e energia con una qualità interiore che viene direttamente dall’anima, la produzione musicale di Watson ricopre una vasta gamma di espressioni e di ambientazioni: dall’assolo di sax al gruppo completo, senza dimenticare i coraggiosi progetti col suo gruppo Horizon (un quintetto diretto insieme al percussionista Victor Lewis negli anni ’90) e con i 29th Street Saxophone Quartet.
Watson non ha mai smesso di mostrare i suoi considerevoli talenti a partire dal suo debutto nel 1977 con l’etichetta Pye. Nel corso dei successivi 25 anni ha accumulato una discografia che conta circa cento incisioni, incluse quelle con artisti come Art Blakey, Sam Rivers, George Coleman, Lou Rawls, Rufus & Chaka Khan, Maynard Ferguson, Carmen Lundy, Bob Belden, John Hicks, Joe Williams e Wynton Marsalis.
Nato a Lawrence, nel Kansas, il 23 agosto 1953, ha cominciato suonando il clarinetto in chiesa prima di passare al sax contralto all’età di tredici anni. Ha composto e scritto arrangiamenti e per le band della scuola, e più tardi ha studiato all’Università di Miami.
Dopo essersi laureato nel 1975, Watson si è trasferito a New York e si è unito ai Jazz Messengers di Art Blakey dal 1977 al 1981, diventando negli ultimi tempi il direttore musicale del gruppo.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con icone del jazz, come i percussionisti Panama Francio, Max Roach, Charlie Persip, e Louis Hayes, e sassofonisti del calibro di Gorge Coleman e Sam Rivers. Negli anni ’80 Watson ha diretto alcuni gruppi insieme a Curtis Lundy, ed ha fondato l’acclamato 29th Street Saxophone Quartet col contralto Ed Jackson, il tenore Rich Rothenberg e il baritono Jim Hartog. In collaborazione col percussionista Victor Lewis, Watson ha lanciato il quintetto Horizon. Dopo i tre album come leader per l’etichetta Blue Note – “No Question About It” (1988), “The Inventor” (1990) e “Post-Motown Bop” (1991), Watson ha avuto un periodo molto fertile nei primi anni ’90 con la Columbia, pubblicando “Present Tense” nel 1991, l’acclamato progetto “Tailor Made” nel 1992, e “Midwest Shuffle” nel 1993. Le registrazioni successive includono “Urban Renewal” con la Kokopelli, “Quiet As Its Kept” con la Red Records, “Live at Someday in Tokyo” con la Red, ed ora “Live & Learn” con la Palmetto.
Oltre alla sua professione di musicista e compositore, Bobby è stato anche produttore per giovani musicisti jazz, tra cui il trombettista Ryan Kisor e il sassofonista tenore David Sanchez. Ha inoltre composto la colonna sonora originale per il primo film da regista di Robert De Niro “A Bronx Tale”. Nel 2001 gli è stata conferita una cattedra universitaria. Attualmente lavora come direttore degli studi di jazz nell’Università del Missouri, al Conservatory of Music di Kansas City.
Ad Alassio, Bobby Watson (sax alto) suonerà con Xavier Davis (piano), Curtis Lundy (contrabbasso) e Eric Kennedy (batteria).
Xavier Davis, nato nel 1971 a Grand Rapids, Michigan, ha iniziato a quattro anni a suonare il piano sotto la guida della madre e il trombone a otto anni, suonando successivamente in varie orchestre tra cui: St. Cecilia Junior Orchestra, Grand Rapids Youth Symphony, Blue Lake International Orchestra. Ha studiato presso la Interlochen Arts Academy, prendendo parte come trombonista a numerose attività nell'ambito degli ensembles della scuola. In questo periodo ha anche iniziato a interessarsi al jazz. Successivamente ha frequentato la Western Michigan University, studiando il piano con Stephen Zegree.
Vincitore di numerosi premi e borse di studio, Davis ha iniziato già durante il periodo dei suoi studi a collaborare con Betty Carter, fino a prendere parte nel 1996 all'incisione di "I'm Yours, You're Mine" per la Verve. Ha, inoltre, collaborato con Carl Allen, il gruppo "Manhattan Projects", Peter Erskine, Billy Hart, Dave Liebman, Diahann Carroll, Vincent Herring, Marcus Printup e Nicholas Payton. Ha inciso tra gli altri con Vincent Herring e Nicholas Payton.
Curtis Lundy ha curato le musiche di numerosi progetti cinematografici. Tra le sue composizioni più note, gli score di “The Farm Angola”, USA.