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FRANCO BATTIATO presenta il suo nuovo film MUSIKANTEN

Un'intervista-dibattito con Franco Battiato
e proiezione della sua seconda creazione cinematografica presentata
al 62° Festival del Cinema di Venezia
Martedì 6 dicembre 2005, ore 21
Cinema Ritz, Alassio


“E' con grande piacere – dichiara Monica Zioni, l'Assessore alla Cultura della Città di Alassio - che accolgo Franco Battiato, per la prima volta ad Alassio. In un'occasione unica per conoscere da vicino uno dei grandi musicisti del nostro tempo, nella veste di regista al suo secondo film, “Musikanten”. Sono certa che sarà una serata speciale, come è speciale Battiato, la cui voce ha accompagnato negli anni i momenti più intensi delle nostre vite, dei nostri amori, dei nostri sogni”.

“Con questo film, discusso e amato, Franco Battiato ci parla di sé – continua l'Assessore - Considero “Musikaneten” una sorta di nuovo genere cinematografico: un auto-ritratto intellettuale e spirituale in forma cinematografica. Battiato, ancora una volta, ci stupisce con la sua grande profondità e voglia di comunicarla, di parlarci di quello che lui considera vitale. Un modo autentico di essere artista, prima ancora che di fare arte”


Musikanten

Il cantautore-regista siciliano ha girato in Italia, Svizzera, Finlandia, Estonia e Lituania per trovare le atmosfere giuste per ambientare, fra presente e passato, questo film, non solo biografico, sugli ultimi anni di vita di Ludwig van Beethoven (interpretato dal regista e attore, star internazionale, Alejandro Jodorowsky), rievocati con originali flash back che vedono coprotagonista Sonia Bergamasco mentre Fabrizio Gifuni veste i panni di un presentatore televisivo, collega di lavoro della Bergamasco.
Michela Cescon, Chiara Muti e Lucia Sardo sono presenti in alcuni camei.

Un film originale e sorprendente, scritto a quattro mani con l'immancabile filosofo Manlio Sgalambro che terrà desta nelle sale l'attenzione degli spettatori.

Musikanten è la storia di Marta (Sonia Bergamasco) e Nicola (Fabrizio Gifuni), autori di un programma televisivo di successo che parla di musici girovaghi e non: Musikanten. Il loro ulteriore progetto, che viene accettato non senza resistenze dal direttore di rete della emittente per la quale i due giornalisti lavorano si chiama “L'Altrove”. Il programma vuole esplorare la personalità di alcuni pensatori "eversivi" che nelle loro ricerche mescolano metodologie inconciliabili: misticismo, psicologia, filosofia e scienze esatte. Durante le ricerche i due incontrano un professore in grado di fare regredire un soggetto nel passato, usando mantra di origine indiana e un armonium.
Marta regredisce nel passato lontano, rivivendo gli ultimi anni di Beethoven (Alexandro Jodorowsky) nei panni di un principe suo confidente.

Il film, la cui sceneggiatura è stata scritta a quattro mani da Franco Battiato e Manlio Sgalambro ha una struttura tripartita, le cui unità sono definite dallo stesso musicista siciliano come "movimenti". Nel primo movimento vediamo i personaggi nel loro ambiente quotidiano, nel secondo movimento assistiamo alla regressione di Marta, in una sorta di micro biografia per aneddoti della fase finale della vita di Beethoven, mentre nel terzo movimento assistiamo ad un clamoroso rivolgimento planetario.

Il film si caratterizza per le atmosfere musicali, intese come strumento per liberarsi dai legacci di tempo e spazio e per poter viaggiare oltre le possibilità corporee. Il secondo movimento è del resto un omaggio al grande Ludwig van Beethoven, di cui sono raccontati alcuni episodi (alcuni sono piuttosto noti) senza fare riferimento a luoghi, date o persone. Beethoven è rappresentato come un personaggio burbero e brusco, intollerante verso molte persone che lo circondano e sofferente per la sua mutilazione auditiva proprio perché musicista. Del resto chi ama la musica di Battiato potrà riconoscere nel primo movimento in particolare motivi ed impressioni frequenti nella sua opera (si pensi ai dervisci rotanti).


Presentato a Venezia nella sezione
Orizzonti, il film descrive un Beethoven diverso da quello storico,
nell'interpretazione del musicista siciliano. 

 

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