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Inaugurazione ampliamento
Porto Luca Ferrari di Alassio

Situato a nord-est della città, ai piedi di Capo S. Croce, il Porto di Alassio è da sempre protetto da un lungo molo foraneo a 3 gomiti, banchinato all'interno e dominato dalla caratteristica “Cappelletta” la Cappella Votiva intitolata ai Caduti del Mare.

Nella prima versione comprendeva due moli di sottoflutto, una banchina piazzale e alcuni pontili galleggianti. Tutti i moli e le banchine erano dotati di bitte e anelli di ormeggio.

L'idea della costruzione del Porto è degli Anni ‘50 sotto l'Amministrazione del Sindaco Francesco Torre. I lavori iniziarono nel 1953, opera dell'Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Luigi Balduzzi. Fu terminata e operante, dopo un'interruzione dei lavori dovuta ad una forte mareggiata che distrusse parte della diga foranea, nel 1956 e fu intitolata a Luca Ferrari, celebre navigatore alassino, scopritore di nuove terre nelle Indie Orientali.

Nel 1963 fu ultimata l'edificazione dello stabile che attualmente ospita la sede dell'Ufficio Circondariale Marittimo e del Circolo Nautico Al  Mare.

Con l'ingresso nel gennaio del 2002 della Marina di Alassio SpA (80% Comune di Alassio e 20% Circolo Nautico al Mare)sono iniziati una serie di lavori volti alla riqualificazione del porto: la ristrutturazione dei servizi igienici - ne sono stati aggiunti alcuni nella zona della scuola vela – e della diga foranea che si è arricchita di una passeggiata rialzata con tanto di corrimano e panchine; la dotazione, per ogni posto barca, di apposite colonnine con gli attacchi per luce e acqua.

Nuovi anche gli uffici della Capitaneria, del Circolo Nautico e della stessa Marina di Alassio e nuovi i servizi come la centralina meteorologica, il servizio di noleggio di biciclette e il parcheggio a rotazione che ha di fatto aperto il Porto di Alassio anche al pubblico esterno .

Spazio anche ai privati: accanto al tradizionale bar-tavola calda da sempre al servizio dei diportisti si sono aggiunti un bar, un ristorante e una discoteca.

Il 15 dicembre del 2003 è stato poi consegnato il cantiere per l'ampliamento del porto nella zona del molo di sottoflutto: lavori per i quali erano stati preventivati mille giorni di attività, conclusi invece in poco più di un anno.

Ma veniamo all'ampliamento che ha lasciato sostanzialmente inalterata la situazione relativamente alla superficie compresa tra il litorale, il molo sottoflutto e il molo sopraflutto, ma è andato ad intervenire in una ulteriore area immediatamente a nord della precedente struttura, racchiusa tra il litorale, un nuovo molo sottoflutto e il molo sottoflutto sull'area precedentemente occupata dalla Scuola di Vela, che è stata trasferita un centinaio di metri più avanti in direzione Albenga. L'intera spiaggia è stata infatti sorbonata e spostata in quella direzione a ridosso della nuova diga.

L'intervento ha permesso il ripascimento di un ulteriore tratto di spiaggia che dalla nuova dislocazione della Scuola Vela si estende fino alla suggestiva Punta Murena.

L'opera è stata prevista conforme al preesistente e completa di tutti i servizi su una superficie complessiva di oltre 23.500 mq.

Nuovi ormeggi, circa centotrenta, nuovi parcheggi, 80 per le auto e 60 per le moto, e sostanzialmente un nuovo look per una struttura sotto molti punti di vista, fondamentale per l'economia della città.

Un progetto finalizzato ad una maggiore sicurezza dell'intero approdo, con criteri che corrispondono ad altrettante valutazioni di funzionalità.

In particolare i pontili galleggianti hanno reso lo spazio acqueo adattabile ad esigenze variabili, connesse con i mutevoli indirizzi del mercato nautico in termini di lunghezza, larghezza e pescaggio.

I servizi di banchina previsti, acqua potabile ed energia elettrica, sono adeguati alle attuali esigenze del diportismo nautico.

Sempre nell'ambito dei servizi ai diportisti, unico in Liguria, tra i primi su tutto il territorio nazionale, il Porto di Alassio si è inoltre dotato di una stazione di aspirazione delle acque nere e di sentina, posizionato sul molo “sud”. Si tratta di un impianto di moderna concezione che va a soddisfare una delle esigenze fondamentali dei natanti.

In tutta la progettazione, poi si è tenuto conto dell'impatto ambientale, dei percorsi, dei servizi e di ogni elemento fruibile dal pubblico. Una particolare attenzione quindi anche alle barriere architettoniche: i parcheggi sono separati dal bordo della banchina da una successione discreta di aiuole, la pavimentazione di bordo banchina sono rugose, sui percorsi non sono presenti scalini, l'accesso ai pontili avviene tramite pedana leggermente inclinata senza risalti in ambo i sensi opportunamente studiati per l'accesso delle sedie a rotelle.

Un occhio di riguardo anche alla sicurezza con un nuovo sistema di telecamere a circuito chiuso.

Un intervento importante anche dal punto di vista economico preventivato in 4 milioni di Euro.

In proposito è stato stipulato tra Deutsche Bank, Marina di Alassio e Comune di Alassio un finanziamento di 3,8 milioni di Euro destinato all'ampliamento del porto turistico "Luca Ferrari" di Alassio. Il finanziamento è rappresentato da un mutuo di durata ventennale a tasso fisso, a fronte del quale il Comune ha rilasciato in favore di Deutsche Bank una fidejussione fino ad un ammontare massimo di 1 milione di Euro. La garanzia avrà validità sino alla scadenza del secondo esercizio finanziario successivo a quello di entrata in funzione delle opere. Alla fine dei lavori verrà iscritta ipoteca sulle stesse a favore di Deutsche Bank e, su richiesta del Comune, si procederà allo scarico della fidejussione.

Con l'ingresso di Deutsche Bank nel Porto di Alassio, la struttura si è anche dotata di un prezioso sportello Bancomat e di tre totem informativi attraverso cui è possibile accedere ad ogni sorta di informazione relativa al Porto stesso.

In concomitanza all'ampliamento del Porto e alla realizzazione di un nuovo molo di sottoflutto sono iniziati anche i lavori di consolidamento della Diga Foranea. La difesa della scogliera ammassata sull'esterno della diga si era negli anni assottigliata e le mareggiate avevano fatto scivolare i massi mentre il continuo moto ondoso li aveva erosi. L'intervento che ha comportato un trasferimento di circa 24.400 tonnellate di materiale sassoso è servito e servirà quindi a rafforzare la diga per fronteggiare le mareggiate di libeccio e scirocco

550.000 € la base d'asta di questo ulteriore intervento reso possibile grazie al finanziamento della Regione Liguria che ha coperto il 65% dei costi e della Marina di Alassio (che ha coperto il restante 35%). Con un ribasso d'asta del 4% (per un totale di 542.800 € di spesa) si è aggiudicata l'appalto la ditta C.E.M. di Napoli, la stessa che già ha portato avanti i lavori di ampliamento del Porto su subappalto della Boscolo Tiozzo di Chioggia.

Quello che viene inaugurato dunque non è solo un ampliamento ma una nuova concezione di un Porto che da sempre è legato a grandi tradizioni sportive, veliche e turistiche.

Oggi sono undici (cinque in più rispetto al 2002) le persone impegnate a tempo pieno per la gestione del Porto: un servizio operativo 24 ore su 24 e 365 giorni l'anno.

Una struttura che necessitava non solo di un intervento tecnico ma anche organizzativo.

Oggi accanto ai nuovi posti barca, ai nuovi posti auto, ai nuovi servizi ritroviamo l'antica tradizione sportiva e velica: una tradizione che affonda le sue radici lontano nel tempo.

Era il 3 Giugno del 1925 quando un gruppo di appassionati del mare di Alassio e della Vela decisero di unirsi in sodalizio fondando il Circolo Nautico Al Mare.

Erano momenti pionieristici ma la passione era veramente tanta, le barche naturalmente tutte in legno erano per la maggiore con vela Tarchia e venivano varate e alate dalla spiaggia a forza di braccia. Le prime regate, le prime sfide con la partenza che veniva data dalla punta del pontile Bestoso con un cannoncino che segnalava il momento dell'inizio della regata. Man mano che passavano gli anni il Cnam diventava sempre più importante e sempre più Alassini si cimentavano in virate e strambate, e basta guardare alcune foto di quegli anni per notare subito, come il mare della baia del sole, fosse animato e punteggiato da decine e decine di imbarcazioni a vela, sicuramente molto più di oggi.

Dopo la guerra i primi campioni che ancora oggi possiamo incontrare, tra di loro il famosissimo “Zio Pino” Zucchinetti prima sui Dinghy 12p e poi sul mitico 5.50 su cui insieme ai fratelli Carattino di Varazze prese parte ai Giochi Olimpici ad Acapulco in rappresentanza dell'Italia. Chi non si ricorda le grandi battaglie sui Dinghy costruiti dal mitico maestro d'ascia “Settimin” tra i vari Nanin Sibelli, Lillo Gaibisso pluri Campione Italiano, Armando Boscione, Pierino Vaccarezza, Franco Azzini, Bubi Solari e poi ancora sul Finn con Sergio Gaibisso (l'attuale Presidente della Federazione Italiana Vela e Presidentissimo del CNAM per molti anni), Piero Marchiano, Ninni Basso e tanti altri, per arrivare poi agli anni 60/70 dove le imbarcazioni moderne e lo spostamento della sede sociale dal lungomare al Porticciolo Luca Ferrari hanno portato il Circolo Nautico ad essere uno dei Club Nautici più importanti d'Europa. Con l'organizzazione del Campionato Mondiale classe Flying Dutchman nel 1968 il CNAM ha spiccato il volo e le numerose attestazioni di stima per la perfetta organizzazione ne hanno sancito l'importanza sia sotto l'aspetto sportivo che quello turistico.

Dopo questo grande evento altre grandi manifestazioni internazionali sono state organizzate con perfetta efficienza dal CNAM Alassio, i Campionati Mondiali delle Classi Finn e FD nel 1987, gli Europei di Soling, di Star di 2.4 con il nostro Pluricampione Italiano Marco Turbiglio per arrivare al fantastico Europeo Open della Classe Tornado del 2000, oltre all'organizzazione di tantissimi Campionati Italiani e Regate Preolimpiche di varie classi e alle importantissime regate d'altura come la Settimana Internazionale di Alassio riservata agli IMS e alle classi Monotipo. Tanti altri Campioni sono stati formati dalla Scuola Vela del Cnam dal 1969 nella spiaggetta del porticciolo sui mitici Optimist, a parte gli Olimpionici sul Tempest a Monaco 1972 Gianpiero Dotti e Francesco Sibello, perché già bravi su altre classi, possiamo ricordare: Carlo Ripamonti, i fratelli Cattaneo, Ernesto Dotti, Gianni e Agostino Sommariva Olimpionici e pluri campioni, Gigi Galleani, Dado Garassino, Nanni Maglione, Fabrizio Priolo, Bruno Broccanello, Alessandro Zampori, Andrea Magni, Marco Marchesi, Michela Bruzzone, le sorelle Massone, Claudio Betti, Roberta Zucchinetti Campionessa Europea e Vice Campionessa Mondiale, gli Olimpionici ad Atlanta e Campioni del Mondo della Classe Tornado Walter e Marco Pirinoli per arrivare agli Olimpionici di Atene i Campioni italiani Pietro e Gianfranco Sibello sul 49er a Michele Carbone a Giorgio Poggi Campione Italiano Laser di Distretto e ancora agli armatori plurivittoriosi in campo internazionale come Carla Ubertalli Silva, i fratelli Pavesio i fratelli Cogni, Mario Nattero, il Dott. Mogna col fido Giorgio Migueles Pereira, personaggi federali oltre al già citato Presidente Gaibisso all'Allenatore Federale e Coordinatore della Squadra Olimpica ai Giochi di Atlanta e Sydney Rinaldo Agostini e al Tecnico Federale Manfredo Audisio oltre agli Istruttori Federali Cristina Tarello e Flavio Pogliano, e a dirigenti regionali come il Vice Presidente della I Zona Ennio Pogliano.

La vela in primo piano dunque, ma anche la scuola sub, il diving, la pesca.

Ma nei progetti della Marina di Alassio c'è ancora molto.

L'idea infatti per un prossimo futuro è quella di dotare le colonnine luce e acqua anche di un servizio Wi-Fi , ovvero di un collegamento senza fili per la connessione ad Internet. Si stanno cercando i locali per fornire ai diportisti una sorta di mini market o una serie di distributori automatici di generi di prima necessità. Si sta pensando anche a una lavanderia automatica…

Nel frattempo è già in atto la progettazione di nuove cale per i pescatori e per gli artigiani specializzati nel settore che andranno a collocarsi sul nuovo molo di sottoflutto, anche a protezione dei venti da nord. Qui troverà spazio una nuova ulteriore sede della Scuola Vela del Circolo Nautico con un accesso direttamente dalla spiaggia.

L'obiettivo è quello di liberare il piazzale dalle vetuste costruzioni in lamiera che fino ad oggi ospitavano pescatori e artigiani. Non solo: sopra le cale sarà possibile realizzare una nuova passeggiata con belvedere sul porto.

Per quanto riguarda la “nuova” spiaggia si prevede inoltre la realizzazione di un “Porto a Secco” per barche di misure ridotte. Mentre restano operativi i due cantieri con mezzi di sollevamento per imbarcazioni fino a 35 tonnellate.

I lavori prenderanno il via al termine della stagione estiva per concludersi nei primi mesi del 2006.

Invito all'inaugurazione

Ampliato il Porto torna la grande vela

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